Via Crucis Vicariale
Venerdì 11 Aprile 2025
Alla presenza di Sua Eccellenza Marco Tasca, Arcivescovo di Genova
Ritrovo ore 20:30: Istituto Brignoline, via Bracelli 13
Conclulsione: Regina Pacis
Alla presenza di Sua Eccellenza Marco Tasca, Arcivescovo di Genova
Ritrovo ore 20:30: Istituto Brignoline, via Bracelli 13
Conclulsione: Regina Pacis
Giubileo 2025
Vescovo Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti Amen.
Vescovo Il Signore sia con voi.
Tutti E con il tuo spirito.
Vescovo
Introduzione alla Via crucis
Per questo Giubileo la Chiesa ci vuole “pellegrini di Speranza”, cioè in cammino nella storia come testimoni di Cristo, nostra speranza. Ripercorriamo la Via Crucis di Gesù con Maria, madre sua e nostra, come le tappe del nostro personale pellegrinaggio di conversione e ritorno al Padre.
Preghiera:
O Dio, principio e fine di tutte le cose, che raduni tutta l’umanità nel tempio vivo del tuo Figlio, fa che attraverso le vicende liete e tristi di questo mondo, teniamo fissa la speranza del tuo regno, certi che nella nostra pazienza possederemo la vita
Per Cristo nostro Signore.
Tutti Amen.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Disse Gesù: «Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!» (1 Corinti 6,19-20).
Riflessione
Il Giudizio di Pilato incarna il giudizio che tende a schiacciare i poveri e gli oppressi. Diverso è il “giudizio di Dio, che è amore” e che si baserà sull’amore “in special modo su quanto lo avremo o meno praticato nei riguardi dei più bisognosi, nei quali Cristo, il Giudice stesso, è presente”. Giudicheremo secondo Dio quando vivremo “una relazione di verità con Dio-amore all’interno del ministero insondabile della misericordia divina”.(Spes non confundit,n.22)
Invocazioni:
Maria, Vergine del cammino, ci aiuti a guardare con amore il nostro prossimo, senza giudicarlo per le sue apparenze o per la miopia del nostro spirito:
Santa Maria della speranza, prega per noi.
Santa Maria del cammino, prega per noi.
Santa Maria della luce, prega per noi.
Santa Maria, sollievo degli oppressi, prega per noi.
Padre nostro
Addolorata in pianto,
la Madre sta presso la Croce
da cui pende il Figlio.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«Condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!". E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo» (Matteo 27,27-31).
Riflessione
“E’ lo Spirito Santo, con la sua perenne presenza nel cammino della Chiesa, a irradiare nei credenti la luce della speranza”, quella luce necessaria per seguire Gesù nel suo cammino di obbedienza al Padre. Abbiamo bisogno dello Spirito, poiché è Lui che tiene accesa la nostra speranza “come una fiaccola che mai si spegne, per dare sostegno e vigore alla nostra vita”. (Spes non confundit,n.3)
Invocazioni:
Maria, nostra madre celeste, ci insegna ad accogliere lo Spirito Santo, affinché ci renda docili al suo insegnamento e apra i nostri cuori alla luce della speranza.
Santa Maria, madre di Dio, prega per noi.
Profezia dei tempi nuovi, prega per noi.
Aurora del mondo nuovo, prega per noi.
Ancella dello Spirito Santo, prega per noi.
Padre nostro
Quanto grande è il dolore
della benedetta fra le donne,
Madre dell’Unigenito.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce. Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri. Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere» (Lamentazioni 3, 1-2.9.16).
Riflessione
L’anno giubilare, anno di grazia e di conversione, deve essere un appello rivolto anche “alle Nazioni più benestanti, perché riconoscano la gravità di tante decisioni prese e stabiliscano di condonare i debiti di Paesi che mai potrebbero ripagarli”. Ciò significa riconoscere il volto di Gesù in quanti, nel nostro tempo, patiscono le conseguenze di ingiustizie e iniquità che uomini senza scrupoli impongono sulle spalle dei più poveri. (Spes non confundit,n.16)
Invocazioni:
In Cristo siamo chiamati a testimoniare che tutti i popoli hanno diritto a essere riconosciuti nella loro dignità umana e sociale, Maria ci aiuti in questo compito.
Madre del Messia liberatore, prega per noi.
Madre dei redenti, prega per noi.
Madre di tutte le genti, prega per noi.
Madre che vuoi la libertà dei tuoi figli, prega per noi.
Padre nostro
Piange la Madre pietosa,
contemplando le piaghe
del divino suo Figlio.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli"» (Luca 23, 27-28).
Riflessione
Gesù, sulla croce, ci ha donato Maria come Madre della speranza. “Non è un caso che la pietà popolare continui a invocare la Vergine Santa come “Stella Maris”, un titolo espressivo della speranza certa che, nelle burrascose vicende della vita, la Madre di Dio viene in nostro aiuto, ci sorregge e ci invita ad avere fiducia e a continuare a sperare”. Accogliamo per noi le parole che Maria rivolse al veggente di Guadalupe: ”Non sto forse qui io, che sono tua madre?”. (Spes non confundit,n.24)
Invocazioni:
Gesù ci ha donato Maria per madre tenera e premurosa, per vegliare sul nostro cammino, per sollevarci nelle tribolazioni, per guidarci nella virtù e nella pazienza.
Vergine fedele, prega per noi.
Vergine del silenzio, prega per noi.
Vergine dell’ascolto, prega per noi.
Vergine del canto, prega per noi.
Padre nostro
Chi può trattenersi dal pianto
davanti alla Madre di Cristo
in tanto tormento?
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«Piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti, gli uni verso gli altri» (Romani 12,15-16).
Riflessione
Simone di Cirene ci insegna, con l’aiuto che ha dato a Gesù sulla via del Calvario, a offrire segni di speranza soprattutto “agli ammalati, che si trovano a casa o in ospedale. Le loro sofferenze possano trovare sollievo nella vicinanza di persone che li visitano e nell’affetto che ricevono. Le opere di misericordia sono anche opere di speranza, che risvegliano nei cuori sentimenti di gratitudine”.
(Spes non confundit,n.11)
Invocazioni:
Maria ci insegna la premura per gli altri, l’attenzione a chi è nel bisogno. Camminando con lei, comprendiamo il valore del sacrificio di sé per il bene di chi soffre.
Maria, serva del Signore, prega per noi.
Maria, serva della Parola, prega per noi.
Maria, serva della redenzione, prega per noi.
Maria, immagine della Chiesa, prega per noi.
Padre nostro
Chi può non provare dolore
davanti alla Madre
che porta la morte del Figlio?
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto.
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti» (Isaia 53, 2-5).
Riflessione
Il cammino giubilare ci chiama alla riconciliazione con Dio mediante la confessione. “La Riconciliazione sacramentale non è solo una bella opportunità spirituale, ma rappresenta un passo decisivo, essenziale e irrinunciabile per il cammino di fede di ciascuno. Lì permettiamo al Signore di distruggere i nostri peccati, di risanarci il cuore, di rialzarci e di abbracciarci, di farci conoscere il suo volto tenero e compassionevole”. (Spes non confundit,n.23)
Invocazioni:
Andare a Gesù significa percorrere fiduciosi la via della conversione: troveremo in lui perdono se, per intercessione di Maria, invocheremo la misericordia di Dio.
Santa Maria, sorgente di grazia, prega per noi.
Santa Maria, fonte di perdono, prega per noi.
Santa Maria, discepola di Cristo, prega per noi.
Santa Maria, sorella dell’umanità, prega per noi.
Padre nostro
Per i peccati del popolo suo,
Ella vede Gesù nei tormenti
del duro supplizio.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Disse Gesù un giorno: «Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito... Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia: di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta» (Luca 12, 22.29-31).
Riflessione
Chiamati a essere pellegrini di speranza, non dimentichiamo i credenti che “vivono il pellegrinaggio della Via Crucis, con cui sono spesso costretti a lasciare le loro terre d’origine”. E’ un motivo concreto in più per impegnarci in quella “testimonianza credente” che sia nel mondo “lievito di genuina speranza, annuncio di cieli nuovi e terra nuova, dove abitare nella giustizia e nella concordia tra i popoli, protesi verso il compimento della promessa del Signore”. (Spes non confundit,n.5 – n 25)
Invocazioni:
Percorrere con fede la nostra Via Crucis significa affidarsi, con Maria, alla misericordia di Dio e soccorrere il prossimo nelle sue necessità, divenendo veri testimoni del Vangelo.
Maria, madre degli emigranti, prega per noi.
Maria, testimone del Vangelo, prega per noi.
Maria, maestra della Chiesa, prega per noi.
Maria, modello dei credenti, prega per noi.
Padre nostro
O Madre, sorgente di amore,
fa’ ch’io viva il tuo martirio,
fa’ ch’io pianga le tue lacrime.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Seguiva Gesù una grande moltitudine di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli» (Luca 23, 27-28).
Riflessione
Essere pellegrini con Cristo significa chiedere e donare il perdono con la forza della speranza. Siamo consapevoli che “perdonare non cambia il passato, non può modificare ciò che è già avvenuto; e, tuttavia, il perdono può permettere di cambiare il futuro e di vivere in modo diverso, senza rancore, livore e vendetta. Il futuro rischiarato dal perdono consente di leggere il passato con occhi diversi, più sereni, seppure ancora solcati da lacrime. (Spes non confundit,n.23)
Invocazioni:
Piangere sulle miserie e sulle colpe dell’umanità ci rende vicini ad ogni uomo e a ogni donna che, con noi, portano le fatiche di un cammino a volte difficile, ma che Maria percorre con noi.
Maria, benedetta fra le donne, prega per noi.
Maria, dignità della donna, prega per noi.
Maria, grandezza della donna, prega per noi.
Maria, speranza di chi si converte, prega per noi.
Padre nostro
Fa’ che arda il mio cuore
nell’amare il Cristo-Dio
per essergli gradito.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto» (Lc 16,19-22).
Riflessione
Seguire Gesù non è facile, perché ci chiede docilità ai disegni di Dio. In questo senso, ”la speranza cristiana non illude e non delude, perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore divino”. L’amore di Dio è la nostra fonte e la nostra meta ed è per questo che la “speranza non cede nelle difficoltà: essa si fonda sulla fede ed è nutrita dalla carità, e così permette di andare avanti nella vita”. (Spes non confundit,n.3)
Invocazioni:
Maria, prima discepola di Gesù, ci insegna ad aver fede nei disegni misteriosi di Dio, nei quali è contemplato il nostro abbassamento per vivere in pienezza l’umiltà di Gesù.
Santa Maria, discepola di fede, prega per noi.
Santa Maria, fonte di speranza, prega per noi.
Santa Maria, madre dei poveri, prega per noi.
Santa Maria, madre degli umili, prega per noi.
Padre nostro
Fammi portare la morte di Cristo
partecipare ai suoi patimenti
adorare le sue piaghe sante.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo» (Sal 90 [89], 10).
Riflessione
Gesù, spogliato delle vesti, mostra l’uomo vittima dell’ignoranza e della superbia umana. Egli ha portato su di sé la nostra colpa per farcene comprendere tutta la gravità: “Se manca la base religiosa la speranza della vita eterna, la dignità umana viene lesa in maniera assai grave e gli enigmi della vita e della morte, della colpa e del dolore rimangono senza soluzione, tanto che non di rado gli uomini sprofondano nella disperazione”. (Spes non confundit,n.19)
Invocazioni:
Gesù è stato definito”il falegname, il figlio di Maria”, forse con l’intento di umiliarne la persona: in realtà, nei secoli, si è rivelato un titolo di profondo e sincero amore.
Maria, Vergine dell’ascolto, prega per noi.
Maria, Vergine dell’umiltà, prega per noi.
Maria, Vergine della pazienza, prega per noi.
Maria, vergine della gratitudine, prega per noi.
Padre nostro
Uniscimi al tuo dolore
per il Figlio tuo divino
che per me ha voluto patire.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«I soldati presero le vesti di Gesù, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato - e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: "Non stracciamola, ma tiriamola a sorte a chi tocca". Così si compiva la Scrittura, che dice:
"Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte"... E i soldati fecero così» (Gv 19,23-24).
Riflessione
“La speranza nasce dall’amore e si fonda sull’amore che scaturisce dal cuore di Gesù trafitto sulla croce”. E’ la vita stessa di Gesù che, mediante questo dono d’amore, “si manifesta nella nostra vita di fede, che inizia con il Battesimo, si sviluppa nella docilità alla grazia di Dio ed è perciò animata dalla speranza, sempre rinnovata e resa incrollabile dall’azione dello Spirito Santo”. (Spes non confundit,n.3)
Invocazioni:
Con Maria arriviamo sul Calvario con la nostra croce: la poniamo accanto a Gesù crocifisso, affinché con lui e per lui diventi via di luce per il nostro cammino.
Maria, madre del dolore, prega per noi.
Maria, madre della chiesa, prega per noi.
Maria, madre dei derelitti, prega per noi.
Maria, madre dei morenti, prega per noi
Padre nostro
Restarti sempre vicino
piangendo sotto la croce:
questo desidero.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 25-27
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre! ».
E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
PREGHIERA
Signore Gesù,
nel silenzio di questa sera si sente la tua voce:
“Ho sete! Ho sete del tuo amore!”
Nel silenzio di questa notte si sente la tua preghiera:
“Padre, perdonali! Padre perdonali”.
Nel silenzio della storia si sente il tuo grido:
“Tutto è compiuto”.
Che cosa è compiuto?
“Vi ho dato tutto, vi ho detto tutto,
vi ho portato la più bella notizia:
Dio è amore! Dio vi ama!”.
Nel silenzio del cuore si sente la carezza
del tuo ultimo dono:
“Ecco la tua mamma: la mia mamma!”.
Grazie Gesù, perché hai affidato a Maria
la missione di ricordarci ogni giorno
che il senso di tutto è l’Amore:
l’Amore di Dio piantato nel mondo
come una croce!
Grazie, Gesù!
Padre nostro
Per noi Ella vede morire
il dolce suo Figlio,
solo, nell’ultima ora.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
«Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto» (Giovanni 19,33-39).
Riflessione
Il nostro pellegrinaggio terreno ha una meta: “l’ottavo giorno, cioè quello della risurrezione, aprendo così il ciclo del tempo alla dimensione dell’eternità, alla vita che dura sempre”. E’ un pellegrinaggio animato dalla speranza, la cui testimonianza più convincente “ci viene offerta dai martiri, che, saldi nella fede in Cristo risorto, hanno saputo rinunciare alla vita stessa di quaggiù pur di non tradire il loro Signore”. (Spes non confundit,n.20)
Invocazioni:
Gesù è deposto dalla croce per entrare nei nostri cuori: è Maria che ci insegna a raccogliere il Verbo della vita, come lo ha accolto lei stessa all’annuncio dell’angelo.
Santa Maria, presenza luminosa, prega per noi.
Santa Maria, sostegno degli emarginati, prega per noi.
Santa Maria, conforto degli esuli, prega per noi.
Santa Maria, maestra di accoglienza, prega per noi.
Padre nostro
O Cristo, nell’ora del mio passaggio
fa’ che, per mano a Tua Madre
io giunga alla meta gloriosa.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Cantore Ti adoriamo, o Cristo e Ti benediciamo,
Tutti perché con la tua santa Croce hai redento il mondo..
«Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino vi era un sepolcro nuovo, in cui nessuno era stato ancora deposto. Là deposero Gesù» (Giovanni 19,41-42).
Riflessione
Accompagnare Cristo al sepolcro significa immergersi nel silenzio del sabato santo per riannodare, sotto la luce della grazie, i fili della nostra vita. E’ anche il senso del pellegrinaggio e di ogni evento giubilare, poiché “mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità”.
(Spes non confundit,n.5)
Invocazioni:
Impariamo da Maria a custodire, nel silenzio, la parola di Dio anche nei momenti più dolorosi e incomprensibili. Con il suo aiuto conserveremo pace e dignità nelle prove.
Vergine del silenzio, prega per noi.
Vergine dell’attesa, prega per noi.
Vergine fedele alla Parola, prega per noi.
Vergine sapiente, prega per noi
Padre nostro
Quando la morte dissolverà il mio corpo
aprimi, Signore, le porte del cielo,
accoglimi nel Tuo regno di gloria.
Amen.
Tutti Santa Madre, deh! voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Conclusione della celebrazione
Vescovo
Signore Gesù, aiutaci a vedere nella Tua Croce tutte le croci del mondo:
la croce delle persone affamate di pane e di amore;
la croce delle persone sole e abbandonate perfino dai propri figli e parenti;
la croce delle persone assetate di giustizia e di pace;
la croce delle persone che non hanno il conforto della fede;
la croce degli anziani che si trascinano sotto il peso degli anni e della solitudine;
la croce dei migranti che trovano le porte chiuse a causa della paura;
la croce dei piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza;
la croce dell’umanità che vaga nel buio dell’incertezza e nell’oscurità della cultura del momentaneo;
la croce delle famiglie spezzate dal tradimento, dalle seduzioni del maligno o dall’omicida leggerezza e dall’egoismo;
la croce dei consacrati che cercano instancabilmente di portare la Tua luce nel mondo e si sentono rifiutati, derisi e umiliati;
la croce dei consacrati che, strada facendo, hanno dimenticato il loro primo amore;
la croce dei tuoi figli che, credendo in Te e cercando di vivere secondo la Tua parola, si trovano emarginati e scartati perfino dai loro famigliari e dai loro coetanei;
la croce delle nostre debolezze, delle nostre ipocrisie, dei nostri tradimenti, dei nostri peccati e delle nostre numerose promesse infrante;
Signore Gesù, ravviva in noi pellegrini la speranza della risurrezione e della Tua definitiva vittoria contro ogni male e ogni morte. Amen!
Vescovo Il Signore sia con voi.
Tutti E con il tuo spirito.
Vescovo Sia benedetto il nome del Signore,
Tutti Ora e sempre.
Vescovo Il nostro aiuto è nel nome del Signore,
Tutti Egli ha fatto il cielo e la terra.
Vescovo Vi benedica Dio onnipotente,
Padre e Figlio ☩ e Spirito Santo.
Tutti Amen.